Le morning person che ci fanno del male
Alzarsi presto al mattina è una roba da fuffaguru o ci sono cose da fare soon?
Ciao buongiorno a tutte e tutti,
confesso: mentre vi girate il caffè, ho fatto un pensiero di quelli brutti e lassisti. Signori miei, volevo regalarvi una newsletter leggerina e veloce pre-natalizia, senza troppe pretese. In realtà, ho poi letto questo articolo del The Guardian che mi ha acceso di nuovo la voglia di scrivere di domenica sera.
Piccolo spieghino scientifico veloce su una delle mie passioni, i Neanderthal (no, non intendo necessariamente i miei figli). Il 4% del nostro DNA di Homo Sapiens, che 70mila di anni fa dall’Africa è arrivato in Eurasia, viene dai Neander: il Sapiens ha conquistato, spezzato, probabilmente stuprato e sottomesso i Neanderthal che già erano là da parecchio prima. Cose che poi purtroppo sono diventate una nostra skill.
Ok, ora avrete capito che non siamo stati l’unica specie umana sulla terra, anzi. Le altre si sono estinte, o le abbiamo estinte, inglobandone in maniere più o meno violente (come è nella nostra indole da sempre, avrete capito) alcune percentuali di DNA, che riguardano ad esempio alcune caratteristiche come il colore della pelle, il grasso. E la capacità di alzarsi presto al mattino.
La maggior parte dei guru piuttosto fuffosi che avrete letto nella vostra Sapiens-vita, lo so, vi hanno detto di alzarvi prestissimo.
E ne abbiamo, ne avete riso. In realtà, alzarsi presto e in generale avere un ritmo veglia-sonno flessibile e in grado di adattarsi ai cambiamenti stagionali a certe latitudini, alle nostre, ha fatto la differenza.
Ok, cosa c’entra questo con il lavoro. Il mattino, che siano le 8, le 9, o le 10, prima mi auguro per voi di no, è spesso indicato dalle varie metodologie di produttività come un momento da prendere con serietà, come ora state prendendo con serietà il caffè.
Il metodo Eat The Frog, ad esempio, mangia la rana per dire, insegna che la primissima cosa da fare appena attaccate dovrebbe essere la più difficile, rognosa, proprio-quella-che-vorreste-evitare-e-procrastinare. Qui una breve guida su perché viene proposto:
Essere una morning-person ha alcuni benefici:
Aumento dell'energia per tutto il giorno
Miglioramento della qualità del sonno (ok, sembra strano, mi sa lo è, non è colpa mia)
Riduzione dello stress
Stato d'animo più positivo
Aumento della produttività
Migliore gestione del tempo
Tutte cose lodevoli: ovviamente non ce n’è una che non si possa fare alzandosi semplicemente ad un orario decente. Ci sono tantissime guide per diventare una morning person, il mio personale punto di vista è questo: al mattino non conta quando ci si alza, non molto, ma conta comunque sapersi ritagliare un attimo, una piccola oasi, qualche minuto per programmare la giornata, pensare ai task, ricordarvi chi siete, cosa fare là, e perché.
La parola chiave non è alzarsi presto, ma la routine. Sembra strano, ma proprio l’abitudine, il creare una morning routine efficace, è il primo passo per una buona giornata lavorativa.
Come sottolinea in Atomic Habits (un libro che ho tipo consigliato a tutti, circa), James Clear:
“Alla fine, le tue abitudini contano perché ti aiutano a diventare il tipo di persona che desideri essere. Sono il canale attraverso il quale sviluppi le tue convinzioni più profonde su te stesso. Letteralmente, diventi le tue abitudini.
In particolare, al mattino bisogna beneficiare del lavoro fatto il giorno prima, o, nel nostro caso, è il venerdì prima. Questa è una roba che viene sempre sottovalutata: prima di chiudere la giornata lanciando il pc, bisogna per forza mettersi un attimo a pensare alla prossima giornata lavorativa. Come? Mettere insieme le priorità, dargli una scala. Pianificare con cura è una roba da 10 minuti, ma ti salva letteralmente il giorno dopo. Per non finire così
Chiudo con un grande richiamo al realismo (questo l’articolo da cui ho provato a sintetizzare un po’ di cose): quando si va a correre, non bisogna mai e poi mai partire pensando di correre per 4 ore di fila. Bisogna mettere in fila obiettivi in linea con le proprie capacità, inclinazioni. Non mettere 4 cose impossibili la mattina, che poi ti strozzano la giornata, se poi il momento di maggior focus ce l’hai il pomeriggio. Ok, sarebbe un tipico atto di auto-sabotaggio del lunedì, ma per questa volta possiamo evitarlo.
Mi ritaglio qualche riga per farvi i miei miei migliori auguri, ci risentiamo nel 2024, magari con qualche bella sorpresa… Tanti auguri!
Qualche articolo per non sentire troppo la mia mancanza:
Per chi deve fare tante presentazioni, qualche consiglio spero gradito
L’importanza del time-management, se non l’avete ancora capita
Un po’ di libri che dovremo leggere