I segnali-spia che dobbiamo capire sul lavoro
Nei task, nelle mail, nelle riunioni, nelle aziende.
Buongiorno a tutte e tutti, in realtà se nel titolo di questa newsletter Il Covid non ci ha insegnato niente sul lavoro, avessi tolto sul lavoro, alla fine non sarebbe cambiato molto.
Per dire, forse alcune cose stanno pure peggiorando. Per far tornare i lavoratori in ufficio almeno 3 volte a settimana, molte giga aziende (Meta, tanto per cambiare), per dire, stanno minacciando di monitorare la presenza in ufficio tramite badge. Come in una famosissima scena di Fantozzi, a quanto pare parecchio avanti, pure stavolta.
Ne parlavo con mia madre a tavola (sentivo che ne parlava con scarsa attenzione, come mio solito). E ho pensato: quella fase della nostra vita planetaria che avrebbe dovuto cambiare tutto, cosa ha cambiato in me?
Sono più bravo coi task? No.
Sono più veloce? Non tanto.
Ho maggiore soglia di attenzione? Ma figuratevi, la mia è veramente molto bassa, non è nemmeno paragonabile a quella di un pesce rosso.
Sono peggiorato quasi ovunque? No, anzi molte cose sono andate avanti, sul lavoro (non so dire se sto migliorando, ma sto imparando a gestire un team) e nel matrimonio (i figli ora sono tre, con mia moglie abbiamo festeggiato 8 anni di matrimonio, e in qualche modo è salito di molto il mio livello di coinvolgimento e passione e continua a salire in maniera misteriosa e molto bella).
Ma ho davvero rivoluzionato drasticamente la mia vita? Beh, di certo ho appreso alcune cosine:
vedersi è importante. Non ci avrei mai creduto, ma è vero. Ed evita meeting inutili. 👀
Le relazioni laterali costituiscono una ricchezza incredibile. Parlare con chi vende, o con i tech, o con gli esperti di cybersicurezza o con l’office manager è una ricchezza incredibile. Ma pure parlare con la cake designer davanti o con il venditore geniale di assicurazioni che speriamo di coinvolgere nel calciotto. ⚽️
La diplomazia è cruciale. Interna ed esterna. 💪🏻
Detto ciò, la domanda che dovremmo farci è: nella quotidianità, la nostra giornata è migliorata. Sì, se siamo ancora in lavoro ibrido, no, se abbiamo reso il nostro lavoro ibrido un ginepraio o un boschetto di ortiche colmo di mail, meeting, gare o altro.
Sapete, sto facendo un corso per raccogliere funghi che fa molto ridere i miei colleghi. 🍄, visto che gli ho chiesto di spostare l’asta del fantacalcio per quello. Comunque, i boschi parlano. E raccontano cosa c’è dentro. Per trovare i porcini, ci sono vari segnali. Per esempio ci sono dei veri e propri funghi spia. Se trovi quelli, è come se si accendesse un enorme cartellone pubblicitario: hei, qui vicino puoi trovare dei porcini!
Ok, tutto questo per dire che anche nella nostra vita lavorativa bisogna saper leggere dei segnali spia. Ci sono tantissimi ambiti, ne tocco 3: segnali spia dei colleghi, del tuo team, dei manager.
I segnali spia dei colleghi 🍄
I segnali spia che secondo me bisogna tenere d’occhio dei colleghi sono di base 3:
Non stanno vivendo bene nemmeno le buone notizie.
In questo caso, beh, c’è qualcosa che non va. Serve supporto, inversione di marcia, e sincerità nel dirsi che qualcosa non va. Almeno le belle notizie vanno festeggiate con un sorriso.
Diventano lamentosi e vedono solo cose negative
Quando sono stanco o stressato, tendo a lamentarmi spesso. Lo faccio quasi sempre, alcuni colleghi e colleghe lo fanno, quando il carico di stresso è diventato colossale. In questo caso, beh, ditemelo, e aiutatemi a invertire la tendenza con la sincerità e un po’ di sano supporto. Scaricatemi, scarichiamoci a vicenda.
Diventano sfuggenti
Quando i colleghi o le colleghe cominciano ad appartarsi, a farsi vedere e sentire meno, sta succedendo qualcosa. Hanno meno voglia di mettersi in gioco? Ci sta, esistono periodi così. Ma potrebbero anche essere un po’ sotto stress, o essere pericolosamente vicini al burnout. Provare a parlarci, a coinvolgerli, è un bel gesto. Potrebbe non servire a niente, ma i bei gesti restano sempre nell’aria e la rendono migliore.
Sul team ve ne dico solo uno:
Quando non riescono a stare dietro a tutti i task, e si perdono i pezzi.
I task sono troppi, o mal distribuiti? Qualcuno non sta facendo bene il suo lavoro? Le cause potrebbero essere molteplici, ma di certo ci sono dei motivi, e vanno indagati. Se possibile, chiedendo un confronto sincero e caruccio.
Poi, non mandateli in burnout please. L’85% va bene, anzi benissimo.
Sui manager mezzo:
Quando sviano
Non è mai un segnale da sottovalutare. Non vi vogliono mettere in mezzo perché non si fidano, non mi reputano abbastanza “cresciuto”? O perché non vogliono caricarmi di pesi che non merito? Comunque un segnale.
Un segnale che invece non stiamo molto migliorando? Dal pezzo di apertura:
Le aziende hanno in genere un ampio margine di manovra legale per monitorare i lavoratori e alcune si stanno rivolgendo a fonti di dati più granulari come le informazioni sull'indirizzo IP trasmesse tramite Wi-Fi, i sensori di calore montati a soffitto e i sensori a peso collegati alle sedie che possono monitorare i livelli di occupazione dei luoghi di lavoro, affermano dirigenti e fornitori di tecnologia.
I sensori di calore. Ok. Servirebbero i sensori per capire quando un’azienda sta andando fuori di melone. Quello è un segnale spia da cogliere: quando l’eccessivo controllo diventa paranoia, e le richieste diventano eccessive, fuori contesto, totalmente svianti o strane, beh, è un buon momento per mandare cv.
p.s. segnali spia di un cv fatto come negli anni ‘90? Europass. Nel 2023, no.
1 tool + tips 🟢
A proposito di time management. Non possiamo sapere quanto tempo sprechiamo su meeting e mail, se non utilizziamo tool di time management, o time tracker. Ci sono vari tool che ne fanno uso: dentro Wrike (non lo amo, alcuni di voi lo sanno) c’è però la possibilità di tracciare il tempo passato su un task.
In generale, è molto apprezzato Toogl, che è piuttosto facile da usare. Io ho sempre qualche difficoltà: mi scordo il tracker acceso, e niente per fare certi task risulta che ci ho messo 3 giorni. Voi però siete migliori di me.
Ah, per utilizzare i tool, usate bene gli shortcut. Ovvero i tasti rapidi: con un paio di combinazioni, si risparmia molto più tempo sempre.
1 articolo di The Atlantic: The Tyranny of Workplace Food-Shamers 🍕
Visto che parliamo di possibile ritorno in ufficio, e di cosa NON abbiamo imparato. Beh, quando pranziamo bisogna, a quanto pare, sempre parlare di COSA stiamo mangiando (che è di solito abbastanza chiaro, devo dire, e sono cose poco buone e veloci).
Commenti innocenti possono diventare:
Commenti negativi sul peso o sull'aspetto fisico di un dipendente.
Scherzi o battute sulla dieta o sull'esercizio fisico.
Commenti sul modo in cui un dipendente mangia o beve.
Pressione per aderire a determinati standard di alimentazione o fitness.
In particolare occhio all’ultima, ripensateci un attimo. Ripensiamoci.
Le novità del mondo del lavoro in Italia 🇮🇹
Un problema che non è solo di Latina o del Lazio: il mondo del lavoro ha bisogno di persone in grado di sostituire chi va in pensione, ma le fasce più giovani si vanno assottigliando. Cito:
Dal 2013 al 2023 la popolazione giovanile (15-34 anni) in Italia è scesa del 7,4%. Nel Lazio del 7%, facendo registrare un saldo negativo di 84.868 unità
La natalità e politiche aderenti è solo una parte della soluzione, giusto dirlo. Serve anche una qualche tipo di fede nell’uomo, nel mondo, nel futuro. Tutte cose piuttosto sfuggenti.
Dall’estero 🔴
A proposito: i dipendenti di TikTok sono veramente arrabbiati perché devono usare una nuova app che si chiama "MyRTO" (non è un arbusto da cui si ricava un ottimo liquore) per monitorare la presenza in ufficio.
Cito:
I dipendenti di TikTok sono rimasti "sconcertati" dal tono severo delle comunicazioni sulla politica di ritorno in ufficio, nonché dall'utilizzo di un'app dedicata per monitorare il tempo trascorso alla scrivania dell'azienda.
Per oggi è tutto, ogni tanto facciamo dei check su come si sta evolvendo il tutto, la nostra vita, le nostre giornate. Cosa impariamo, cosa stiamo facendo, come, con chi. Scriverlo aiuta. Rileggerlo pure.
Per voi un riassunto di un articolo che merita. Come chiudere una mail?
Grazie e cordiali saluti
Questo è il saluto di posta elettronica più comune e versatile. È appropriato per la maggior parte delle situazioni e trasmette un tono professionale.
2. Cordiali saluti
Questo saluto è simile a "Grazie e cordiali saluti", ma è un po' più breve e conciso. È appropriato per le e-mail informali o rapide.
3. Distinti saluti
Questo saluto è più formale di "Cordiali saluti". È appropriato per le e-mail con un tono professionale o di cortesia.
4. Un saluto cordiale
Questo saluto è simile a "Distinti saluti", ma è un po' più breve. È appropriato per le e-mail formali o di cortesia.
5. A presto
Questo saluto è informale e può essere utilizzato per le e-mail con amici o colleghi stretti.
6. Un saluto sincero
Questo saluto è sincero e può essere utilizzato per le e-mail con persone con cui si ha un rapporto personale.
7. Con i migliori saluti
Questo saluto è formale e può essere utilizzato per le e-mail con persone con cui si ha un rapporto professionale.
8. In attesa di un vostro cortese riscontro
Questo saluto è formale e può essere utilizzato per le e-mail con richieste o domande.
9. Vi ringrazio per la vostra attenzione
Questo saluto è formale e può essere utilizzato per le e-mail con richieste o domande.
10. In attesa di un vostro gentile riscontro
Questo saluto è formale e può essere utilizzato per le e-mail con richieste o domande.
Inoltre, l'articolo fornisce alcuni suggerimenti per scegliere il saluto di posta elettronica giusto:
Considera il tono dell'e-mail. Se l'e-mail è formale, scegli un saluto formale. Se l'e-mail è informale, scegli un saluto informale.
Considera il destinatario dell'e-mail. Se stai scrivendo a un cliente o a un superiore, scegli un saluto formale. Se stai scrivendo a un amico o a un collega, scegli un saluto informale.
Considera il contesto dell'e-mail. Se l'e-mail è una richiesta o una domanda, scegli un saluto che sia rispettoso e professionale.