Abbiamo ancora bisogno di PowerPoint? 👁
O quello che usate per le presentazioni, tanto le fate tutte e tutti
Buongiorno a tutte e tutti, sono Luca Capriotti e questa settimana sono sopravvissuto a tantissime ore su PowerPoint. Sono anche vivo dopo una bellissima giornata al parco, sto scrivendo mezzo assolato e mezzo assonnato, quindi vi beccherete una newsletter meno filtrata dalle mie già sonnolenti guardie di quello che devo dire.
Lo conoscete immagino, PowerPoint, vabbè non diamo nulla per scontato: si tratta di un famoso programma per creare e gestire presentazioni per stakeholder, clienti, partner e via discorrendo.
Si presenta sul sito, per inciso, così: Progettare slide non è mai stato così semplice. E poi: Il 3D non è solo nei film. Chi ha messo robe 3D nelle slide alzi una mano. Vabè, comunque, partiamo da qui.
La domanda è interessante: abbiamo bisogno di Powerpoint nelle nostre riunioni per connetterci con il nostro pubblico?
I migliori speaker TED, tra cui il mio adorato Simon Sinek, non utilizzano slide per comunicare in pochi minuti tantissima roba.
L’articolo con cui abbiamo iniziato racconta come Sinek in questo TED, ‘How great leaders inspire action’, visto tipo 15 milioni di volte NON usi mai PowerPoint. Crea connessione senza slide: inizia facendo domande – 5 – che sono esempi piuttosto noti. Perché Apple è così innovativa. Perché i fratelli Wright e non altri? Perché Martin Luther King e non altri? E non dà subito la risposta, ma te la prepara con un grande trick (oggi molto inflazionato dai fuffaguru ma è un altro discorso): “3 anni e mezzo fa ho fatto una scoperta che mi ha completamente cambiato la mia visione di come gira il mondo”. E ti ha preso. Senza manco una slide. Poi una la metterà giù (disegnata), ma 1 forte, con un pubblico ingaggiato, intrappolato da lui.
Se proprio dobbiamo usare PowerPoint, da qui prendo 21 consigli seri per fare le cose fatte bene:
1. Utilizzare il flash test (tratta le slide come cartelloni pubblicitari in autostrada)
2. Non utilizzare modelli
3. Guarda il testo
4. Scegli la coerenza (dei colori e non solo)
5. Focus sul posizionamento
6. Fai il controllo del mazzo (prendi una presentazione recente e togli il superfluo)
7. Usa il contrasto
8. Dai spazio, specialmente spazio bianco
9. Fallo risaltare
10. Abbandona i punti elenco (eh già)
11. Rendili grandi (i concetti che vuoi sottolineare)
12. Usa le virgolette
13. Vacci piano con i dati
14. Usa i post-it (per organizzare la presentazione)
15. Attieniti a un'idea per diapositiva
16. Evita l'ovvio (sia sulle immagini, sia sul resto)
17. Pensa alla qualità
18. Non leggere
19. Oscura le diapositive e parla al tuo pubblico al momento giusto
20. Usa le animazioni con parsimonia, se non evitale del tutto
21. Non fare mai affidamento sulle tue diapositive
UN MONDO SENZA SLIDE 🚨
Può esistere un mondo senza slide? Ok, ci sono tante alternative (altri software), ma la sostanza cambia poco (anche se oramai anche le slide si possono fare con AI, guarda un po’). Ma esiste un mondo senza immagini a corredo? Allora, partiamo da un presupposto: siamo agganciati dalle immagini. E questo sta diventando un problema. Per prenderci un pubblico DAVVERO non basta più l’immagine, la slide. Ne siamo sommersi, e ci stiamo facendo il callo. Stiamo diventando anche parecchio esigenti, e la nostra memoria – e il senso stesso di esercitarla – sta scolorendo.
Ok, se non vuoi la presentazione standard che fanno tutte e tutti, questo pezzo di Forbes mette giù qualche piccola alternativa. Che potrebbe anche rappresentare un intermezzo interessante. Alcune cose già le userai, altre ti sembreranno scontate, ma magari peschi qualche buona idea (i video spesso si usano). Non solo: una maggiore condivisione con il pubblico (magari senza fargli disegnare, ma solleticando l’attenzione) potrebbe farci uscire da quella specie di apnea da meeting che ci afferra quando siamo spettatori muti, senza manco la telecamera accesa, e una certa voglia di addormentarci.
Sentite, in alternativa almeno fatevi fare la presentazione dall’AI. Specialmente in certi mostri da 180 slide, potrebbe essere un’idea vincente. In caso di noia, potete sempre dare la colpa all’insensibile algoritmo (tipo questo, che è piutttosto noto in US) che le ha prodotte. Forse riesce ad essere perfino più noioso di noi, a volte.
Difficile, per come siamo costruiti, per come stiamo costruendo il mondo dei meeting, pensare ad un mondo senza slide. A meno di non fare come i leader di Sinek:
"Ci sono leader e leader: i leader occupano una posizione di potere o di autorità, ma coloro che guidano ci ispirano. Seguiamo coloro che guidano non perché dobbiamo, ma perché vogliamo. Seguiamo coloro che guidano non per loro ma per noi stessi ed è chi parte dal perché che ha la capacità di ispirare chi gli sta intorno o di trovare altri che lo ispirino".
Facciamoci ispirare da nuove idee, non lasciamoci annoiare a morte.
Buona giornata a tutte e tutti, a lunedì prossimo
Oggi per voi colpevolmente poco, ma vi beccate questo fantastico TED, 4 simple exercises to strengthen your attention and reduce distractibility, che mi ha aiutato molto.
Anche questo pezzo su come l’ambiente intorno influenza il nostro modo di lavorare sa molto di COVID e chiusure, ma merita.
Vi consiglio pure una puntata di uno dei miei podcast preferiti, che apre un po’ l’orizzonte. Apriamo le finestre sullo spazio:
A proposito di Sinek, vi consiglio pure il suo podcast, lui è pazzesco: