1° maggio, ma del futuro 🔮
Perché non sia una commemorazione ottocentesca bisognerebbe riscrivere le ore di lavoro.
Ciao buongiorno a tutte e tutti, dopo 2 settimane di sosta per ponti vari ed eventuali,
giustamente di 1 maggio, Festa dei Lavoratori, dovevo proprio scrivere una newsletter sul mondo del lavoro.
Però probabilmente piove, anzi quasi certamente, io ho un bellissimo matrimonio di un collega che poi è diventato un amico che poi è diventato un pezzetto di cuore l’unico che mi ha spinto a fare cose folli tipo andare in bici, ma mi sembra giusto darvi qualche piccola info su questa festa.
Il lavoro dell’800’
In realtà, bisognerebbe uscire da una concezione ottocentesca del lavoro, e immaginarlo davvero oggi. Il 1° maggio è sacro, ma è una data scelta dalla Seconda Internazionale socialista nel 1889 a Parigi come data simbolo per celebrare tutti i lavoratori, il punto più importante del primo maggio era rivendicare ovunque la riduzione della giornata di lavoro a otto ore.
Nell’800’ si lavorava così:
I regolamenti non nascono da un accordo fra lavoratori e imprenditore: non sono contratti collettivi, valgono all'interno della specifica fabbrica. Servono a far produrre in modo continuativo e all'unisono lavoratori la cui cultura si fonda tradizionalmente sul controllo dei ritmi e delle modalità del lavoro e dunque su pratiche, consuetudini, forme di solidarietà che la novità stessa delle modalità di produzione rende superate. La fabbrica cambia, infatti, il lavoro e il suo significato antropologico e psicologico: adatta i ritmi biologici della fatica umana a quelli infaticabili della macchina, sostituisce il tempo segnato dal giorno, dalla notte e dalle stagioni col tempo meccanico dell'orologio.
Ok, nell’800 anche questo era normale (video di qualità così così, ma esplicativo direi):
Ah, lo smartphone con cui mi state leggendo comunque viene ancora fatto a partire da questi luoghi eh
Ok, andiamo oltre.
Ok, ora guardate la data in cui viene istituito il 1° maggio: 1889. Si celebrano tante cose, ma si rivencia la riduzione della giornata lavorativa ad 8 ore.
Oggi, 2023, siamo ancora ancorati a queste 8 ore, le lotte di rivendicazioni lavorative sembrano appartenere ad un mitologico passato, e per ottenere uno smart working decoroso è dovuta intervenire come una mannaia mortale una pandemia mondiale.
E comunque tantissimi sono tornati e stanno tornando in ufficio.
Siamo legatissimi ad una forma lavorativa ottocentesca, e ci piace. Probabilmente il progresso è un concetto sopravvalutato.
C’è un articolo del 2019 di Wired che chiama la giornata da 8 ore “una bugia controproduttiva”. E probabilmente hanno ragione.
COME SI FESTEGGIA NEL MONDO? 🌎
Nel resto del mondo come si festeggia il primo maggio? In Francia grandi manifestazioni sindacali. In Germania, giorno di riposo con garofano rosso sulla giacca.
In Finlandia viene associata al “Vappu”, un immenso mega picnic studentesco in cui ci si maschera e si va in giro con robe strane ed inusuali addosso.
In GB è più una festa della Primavera che una festa dei lavoratori, il May Day cade nel primo lunedì di maggio ma non ha grossi echi sindacali.
Stessa cosa in Grecia: mix tra lavoratori e Primavera.
Negli USA dal 1958 il 1° maggio è il “giorno della lealtà”, inteso come giorno della “lealtà agli Stati Uniti e riconoscimento della libertà americana”. Una roba poco attinente col lavoro, ma direi piuttosto attuale. Il Labour Day si festeggia il 1 settembre, la festività ebbe origine in Canada in ricordo delle rivendicazioni denominate Nine-Hour Movement (movimento delle nove ore). Nove ore di lavoro, anche qui.
In Cina il governo concede ferie retribuite ai lavoratori: una roba straordinaria per il governo cinese, dal momento che i contratti di lavoro standard non prevedono ferie, come abbiamo già raccontato in una newsletter dedicata.
Il futuro delle ore lavorative 🕰
Ok, ma quante ore lavoraremo in futuro? Difficile dirlo, di certo lo sappiamo tutti che 8 ore possono essere tante, e sprecate, o strette, e dannatamente piene, se l’organizzazione è oberata, stressata o semplicemente non efficente (o tutte e 3 le cose insieme, in questo caso figli miei se ancora non usate un task manager, siete fritti, vi consiglio di questi tempi Microsoft To Do, che è collegato ad Outloow, Teams, e tutto l’odiato universo Microsoft, scusaci Bill ma veramente a volte).
Lo sto consigliando a tutte e tutti, spesso mi ringraziano. Si tratta di un consiglio basic, ma non avete idea di quante persone ancora si appuntino le cose sulle agendine, finendo per perdere i pezzi. Perché sì, perderete i pezzi.
In questo pezzo di Forbes si parla di una giornata lavorativa di 5 ore. Mediamente, mi sembra che in Italia sia uscita di corsa dai radar del dibattito pubblico la settimana lavorativa di 4 giorni, figuratevi questa roba anche qui del 2021.
La verità è che il culto del lavoro (hei, questo è il pezzo diamante 💎, occhio) ci para gli occhi e ci impedisce di vedere come sia un problema di produttività malata e mal conteggiata, e sia solo e spesso mera ipocrisia.
Come si racconta su Wrike, sono 3 le ore in cui VERAMENTE siamo produttivi in una giornata. Con 5 ore stiamo pure larghi, per fare cose di routine e poco produttive, ma necessarie.
In America il dibattito è stato rilanciato dall’eterno Bernie Sanders, che sta provando a sollevare un tema piuttoasto complesso, come abbiamo visto. Cito:
Anche se negli Stati Uniti i lavoratori non hanno ancora il potere contrattuale che esercitano in altri Paesi, la loro voce si fa sempre più forte e il loro malcontento più palpabile. A questo punto, molti dicono: "Forse la vita che stavo conducendo, che sembrava inevitabile e senza cambiamenti, forse non la voglio più", ha detto Loomis. È una sorta di "presa di coscienza spontanea da parte di milioni di persone che potrebbero fare di meglio, stare meglio".
Fare di meglio, stare meglio. E con questo buon 1° maggio, a tutte e tutti. E ora passiamo alle persone che mi danno fiducia e sostengono questo progetto, con la loro parte BONUS. Beh, potreste far parte anche voi di questa fortunata elite, cliccando qui sotto, c’è un’offerta speciale per il 1° maggio:
Per voi che mi date fiducia, una piccola rassegna stampa bonus:
Una roba sulla morte dello smart working, purtroppo;
Un pezzo del NYT su come le mail urgenti sono orrende;
Meno amicizie immaginarie, grazie.
L’altro giorno ho visto questa cosa sul cervello umano, sempre molto figo
Grazie mille della fiducia, a presto!